Le verità sul cibo industriale
Da Redazione
Dicembre 13, 2015

L’inchiesta di Sabrina Giannini cerca di fare luce su un settore poco trasparente: tutte le aziende produttrici contattate, in Italia, Europa e Stati Uniti, hanno rifiutato di mostrarci gli stabilimenti, così come i loro fornitori di scarti di macellazione e farine di carne.
Infine l’ultima novità del mercato che vede in competizione le multinazionali: le diete a supporto delle patologie che colpiscono cani e gatti. Alimenti molto costosi che suscitano dubbi.
Quasi tutti i cibi industriali sono realizzati con ingredienti di scarsissima qualità: pochissima carne, per giunta di dubbia provenienza (VIETATA PER IL CONSUMO UMANO); e, quel poco (max 4%, che è la percentuale più frequente in quanto minimo fissato per legge europea), praticamente senza valori NUTRIZIONALI causa il trattamento derivante dalla cottura ad altissime temperature, all’essere spesso pieni di farine, di cereali, di mais e di fonti proteiche di pessima qualità, oltre a una grande quantità di conservanti, aromatizzanti e additivi per dare appetibilità a questi composti (insomma un cane alimentato come una GALLINA!)
Le grandi multimazionali del petfood investono milioni di euro nel marketing mediatico: televisione, riviste specializzate, convegni, studi veterinari. Ogni luogo e momento è utile per CREARE POTENZIALI CLIENTI che vengono illusi con le proposte più assurde: CROCCHETTE PER OGNI TIPO DI RAZZA, CROCCHETTE PER PROBLEMI DI SALUTE, CROCCHETTE PER PROBLEMI RENALI e DIGESTIVI ecc… un’indotto che crea CANI SEMPRE PIU’ MALATI.
Molti dei cibi industriali realizzati con ingredienti di scarsa qualità sono la principale causa di intolleranze, disfunzioni dell’apparato immunitario, obesità e alterazioni nella crescita articolare perché contengono principalmente proteine derivate da cereali come grano, mais, farine, glutine, grassi e oli di presunta natura, conservanti, aromatizzanti…. tutto a parte quello che un CARNIVORO dovrebbe mangiare (carne, pesce, alcuni tipo di osso e cartilagini, frattaglie, uovo, verdura, frutta).
Dott. Alessandro Prota (www.alessandroprota.it)
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